(Trisol Music Group, 2016)
Ho aspettato di avere un momento tutto mio per ascoltare "A Victorian Carol", l'album di debutto dei Poison Garden - Steampunk Band (2016 Trisol Music Group Dark Tunes ).
La musica dei Poison Garden ti trasporta sin da subito in un mondo meraviglioso: i brani ti entrano subito nell'animo, ti fanno sognare ed emozionare: il coinvolgimento emotivo è talmente elevato da commuoversi già alla prime note.
Un album sublime. Non capita spesso di ascoltare un disco che suscita sentimenti, entusiasmo e ammirazione fin dal primo ascolto.
I Poison Garden sono la prima band italiana "Steampunk" o "NeoSteamPunk" come loro precisano.
Lo "Steampunk" è un movimento artistico e culturale nato a cavallo tra gli anni '80 e '90 e che ha come procursori Jules Verne e H. G. Wells.
La scena musicale "steampunk" è molto variegata perchè non esiste un vero e proprio genere. La si può definire come una contaminazione di vari generi musicali che evoca suggestioni vittoriane o ottocentesche.
La Londra vittoriana (per epoca vittoriana (o età vittoriana) si intende comunemente il periodo della storia inglese compreso nel lungo regno della Regina Vittoria, cioè dal 1837 al 1901) è infatti l’ambientazione favorita dagli autori steampunk, che popolano la città di automobili a vapore e computer con tastiere in ottone e cuoio.
Nella presentazione della band si legge: "Lo Steampunk dei Poison Garden respira, infatti, la fuliginosa aria dell'Ottocento, secolo nel quale attecchisce l’embrione della “musica leggera” nei numerosi luoghi di divertimento dove essa viene sdoganata dall’ambiente selezionato dell’aristocrazia tramutandosi in fenomeno pubblico. Tutto ciò arricchito da rumori di ambiente e panorami sonori (come sbuffi di treni a vapore o scratch di vinile) che suggestionano l'ascoltatore e lo inducono a pensare che i brani dei Poison Garden siano effettivamente riprodotti da un vecchio grammofono in una città di un passato alternativo."
L'album contiene 13 brani di assoluta bellezza.
L'intro "New London 1817" ti trasporta immediatamente in un altro luogo e in un altro tempo.
"Struggle For Pleasure", è un brano strabiliante, i cui suoni orchestrali e quelli delle chitarre si amalgamano perfettamente ed esplodono in un crescendo di forti emozioni: è forse il mio pezzo preferito del disco.
"Human Machine", il primo singolo estratto dall'album, è un brano portentoso che evidenzia le qualità tecniche e compositive della band.
C'è spazio anche per la cover di "Tonight Tonight" degli Smashing Pumpkins, una magnifica reinterpretazione, in proprio stile Poison Garden.
I brani dell'album che preferisco sono "Struggle For Pleasure", "A Victorian Dream" "Human Machine" e "Halloween".
Non fatevi sfuggire la possibilità di vedere i Poison Garden dal vivo: il loro è uno show imperdibile nel quale gli spettatori possono sperimentare un viaggio musicale tra passato presente e futuro "nel salotto vittoriano della Maison Noir ovvero la casa, munita di tutti gli arredi, dove il chitarrista Sir. Damian White vive con la sua sposa, la cantante/bassista Madame Anais Noir", ove " Il tutto è reso più reale grazie all'utilizzo di suoni d’ambiente capaci, durante la performance, di condurre le emozioni del pubblico verso le ambientazioni retro-futuristiche evocate."
Personalmente sono rimasto impressionato dalla bellezza di questo disco. Potrebbe diventare una pietra miliare in Italia e nel mondo.
Tracklist: 1) New London 1817 2) Struggle For Pleasure 3) Victorian Dream 4) Human Machine 5) Falling Leaves 6) Days Of Steam 7) In the Hall of the Mountain King 8) Time Letter's Machinery 9) A Letter For My Everlasting Love 10) Clockwork Theory 11) Halloween 12) Tonight, Tonight 13) La Danse Macabre
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