Immaginiamo di correre su una linea ferroviaria in una zona del tutto pianeggiante e di essere in grado di sedere non in un vagone, ma in una carrozza speciale, fatta appositamente in modo da poter cioè avere lo sguardo libero verso tutte le direzioni.
Immaginiamo di poterlo fare per un lungo periodo di tempo.
Avremmo così in realtà la vista libera e trovandoci in un punto qualsiasi del nostro viaggio potremmo fare rapidamente uno schizzo di tutto il paesaggio; il disegno sarebbe allora del tutto circolare.
Soltanto in un caso non sarebbe tale.
Immaginiamo cioè di sedere nel treno in movimento e di fissare il paesaggio che abbiamo dinanzi.
Nel medesimo istante, mentre fissiamo il quadro, ci addormentiamo e corriamo così addormentati per qualche tempo; in tal modo, mentre dormiamo, non siamo consci per un certo tratto di come si modifichi il paesaggio.
Poi ci risvegliamo, e nell'istante in cui ci destiamo ripensiamo al quadro che prima avevamo fissato e cerchiamo di riviverlo.
Ma ora esso non concorda più, e la ragione è che noi abbiamo dormito per un certo tratto.
Il precedente disegno non coincide più con la visione attuale che si spinge ugualmente in tutte le direzioni, perché infatti abbiamo un tratto in più, quello che abbiamo percorso dormendo.
Ora chiediamoci: è proprio vero che l'umanità stia dormendo o abbia dormito per un lungo tratto durante il viaggio della sua evoluzione?
Arriverà prima o poi quel momento in cui l'umanità intera avrà raggiunto quella consapevolezza fisica e spirituale in modo tale da avere la vista libera in tutte le direzioni?
Allora non esisterà più lo spostamento dell'evoluzione, ma apparirà il medesimo tratto avanti e indietro.
Francesco Marchiori Zana
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