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Francesco Marchiori Zana

L’Esorcista Del Papa, il film che omaggia Gabriele Amorth, il celebre esorcista

“La più grande astuzia del demonio è di persuaderci che non esiste”

(Charles Baudelaire)


L'esorcista del Papa (The Pope's Exorcist), film del 2023 diretto da Julius Avery e ispirato alle memorie di una delle figure più controverse e influenti della Chiesa Cattolica: l'esorcista Gabriele Amorth, scomparso il 16 Settembre 2016 all’età di 91 anni.


Non si tratta di un classico horror, anche se ricalca la trama del celebre film di Friedkin del 1973.

Si tratta bensì di un thriller investigativo dove il mistero e il soprannaturale si legano in una trama ben costruita e la figura dell’esorcista del Vaticano è al centro dell’attenzione.


La pellicola inizia con un caso di finta possessione a Tropea, in Calabria, dove Gabriel scopre che l’episodio in questione è scatenato da una psicosi.

Convocato dagli alti prelati, si scontra verbalmente con essi, facendo leva sulle proprie capacità e sull’appoggio e protezione di Papa Giovanni Paolo II (Franco Nero).

Successivamente l’esorcista viene convocato in Spagna, nei pressi di un’abbazia sconsacrata, recentemente ereditata da una famiglia locale.

Il piccolo Henri (Peter DeSouza-Feighoney) sembra posseduto da uno spirito maligno molto potente e l’intervento di Padre Esquibel (Daniel Zovatto) non ottiene alcun risultato, se non l’intimidazione del demone che abita nel corpo del giovane ragazzo: “Portami il prete!”.

Il prete in questione è proprio Gabriel Amorth.

L’esorcista, per riuscire a liberare il male dalla giovane vittima e dalle fondamenta dell’abbazia, dovrà attingere alla sua risolutezza, alle sue armi migliori, alla sua forza spirituale, ma soprattutto alla fede.


La sceneggiatura è firmata da Michael Petroni (Possession, Il rito, La Regina dei Dannati) ed Evan Spiliotopoulos (Il sacro male, Charlie’s Angels).


L’interpretazione di Russell Crowe nei panni di Gabriele Amorth è strabiliante. Un personaggio carismatico, fuori dagli schemi, coraggioso e senza paura, intelligente e con una fortissima personalità.


Consiglio la visione.


VOTO: 8/10


Francesco Marchiori


“Il demonio e l’influenza che può esercitare su ciascun individuo, sulla comunità, sulle società intere o sugli avvenimenti potrebbero fare l’oggetto di un capitolo importante della dottrina cattolica che bisognerebbe studiare di nuovo. Alcuni credono di trovare una risposta negli studi psicanalitici o ancora nello spiritismo, oggi, ahimè!, così esteso in certi paesi. Si teme di ricadere in vecchie teorie manichee o in spaventose divagazioni fantastiche e superstiziose. Si preferisce oggi mostrarsi forti e senza pregiudizi, darsi arie di positivisti, salvo poi a credere a dei capricci magici o popolari gratuiti o, peggio ancora, ad aprire la propria anima ad esperienze licenziose dei sensi, alle esperienze nefaste della droga, alle seduzioni ideologiche degli errori di moda oggi. E’ attraverso queste brecce che il Maligno penetra per alterare la mentalità dell’uomo”

(Paolo VI, Udienza Generale del 15 Novembre 1972)


“La Chiesa partecipa alla vittoria di Cristo sul diavolo: Cristo, infatti, ha dato ai suoi discepoli il potere di scacciare i demoni. La Chiesa esercita questo potere vittorioso per mezzo della fede in Cristo che, in casi specifici, può prendere la forma dell’esorcismo”.

(Giovanni Paolo II, 20 Agosto 1986)


“Uno dei più grandi bisogni della Chiesa è di difendersi contro quel male che noi chiamiamo il demonio”

(Paolo VI, Udienza generale del 17 Novembre 1972)



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